La Camera di commercio di Pordenone-Udine tra i protagonisti di Friuli Doc, focus sui Siti Unesco del FVG
L'intervento del presidente Da Pozzo alla conferenza di presentazione della trentesima edizione dell'evento organizzato dal Comune di Udine
«La Camera di Commercio è da sempre tra i protagonisti di Friuli Doc e lo è in particolare in questa edizione che rappresenta un traguardo significativo per un evento che è un momento importantissimo anche dal punto di vista economico, così come di rappresentazione di ciò che è il nostro territorio».
Anche il presidente della Camera di commercio di Pordenone-Udine Giovanni Da Pozzo è intervenuto oggi, giovedì 05 settembre, alla conferenza stampa di presentazione della trentesima edizione di Friuli Doc, pronto ad animare il capoluogo friulano il prossimo weekend con l'organizzazione e il coordinamento del Comune di Udine.
«Friuli Doc - ha aggiunto il presidente camerale - è rimasto intatto nello spirito originario, con il focus sull'agroalimentare, ma in tutti questi anni è cresciuto e si è sviluppato, aprendosi alla cultura e alla valorizzazione delle tante differenze che sono la ricchezza del nostro territorio».
Da Pozzo ha anche precisato che la Camera di commercio di Pordenone-Udine sarà presente, oltre che nel sostegno alla manifestazione, anche con uno stand istituzionale «che sarà incentrato sulla promozione di una delle ricchezze del FVG, i Siti Unesco: dei 59 italiani, la nostra regione ne conta ben cinque» ha ricordato.
«Con il progetto Opus Loci targato Camera di commercio di Pordenone-Udine valorizziamo le loro peculiarità e le possibilità di unire la visita alla città alla visita in questi luoghi unici e preziosi, che ospitano eccellenze culturali ma anche imprenditoriali, attraverso gli itinerari sostenibili proposti nell'ambito del progetto. Sono convinto che i tanti eventi di cui Udine è il centro, come Friuli Doc, ma anche come il nostro Open Dialogues for the Future, di cui ospiteremo la terza edizione il prossimo marzo, facciano di questa terra il luogo ideale di dialogo aperto e di confronto fra diversità e specialità».